Immagini hot nelle stories del Consorzio Roero, il cui profilo Facebook è stato hackerato da oltre un anno. Ha scatenato l’ilarità, tra gli utenti del social del gruppo Meta, la pubblicazione di alcune immagini che ritraevano modelle in bikini. Nulla a che fare con l’attività del Consorzio di Tutela del Roero, che promuove e valorizza la Docg Roero. La pagina hackerata conta tuttora 46.951 follower e pubblica da oltre un anno post con spezzoni di video e film tratti da Netflix e da altre piattaforme, ma continua ad utilizzare l’immagine del profilo e le informazioni pubbliche dell’ente piemontese.
Il Consorzio di Canale (Cuneo), nato nel 2014 e guidato oggi dal presidente Massimo Damonte, è in realtà reperibile su Facebook da settembre 2023 su un’altra pagina, quella ufficiale, denominata “Consorzio Tutela Roero“. Il consiglio dei tecnici di Meta agli utenti è quello di segnalare il profilo falso per l’utilizzo improprio del nome e del brand dell’ente piemontese. In questo modo la piattaforma riuscirà a bloccare gli hacker, cancellando la pagina fake.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.